Ci sono diversi settori in cui l’innovazione tecnologica ha permesso di fare cose che prima erano impensabili. Una di queste innovazioni è il digitale, che sempre più settori e aziende stanno acquisendo nel loro DNA.
Ci sono campi nei quali il digitale è entrato prepotentemente e quasi naturalmente, spesso stravolgendo le logiche di produzione e creando addirittura nuovi settori di business (basti pensare al settore dei viaggi, dei trasporti o delle telecomunicazioni). Ma c’è un settore dove la spinta digitale si sta facendo sentire in modo particolarmente forte, e dove le prospettive di crescita e di opportunità sono davvero interessanti.
Negli ultimi anni, a dispetto della tradizionale lentezza che lo ha spesso contraddistinto, il mondo della sanità ha cominciato a investire significativamente nella digitalizzazione. Ne sono esempi il Fascicolo Sanitario Elettronico, le prenotazioni online, le cartelle cliniche digitali o ancora la dematerializzazione delle prescrizioni.
Ma la vera novità è la nascita di un mercato laterale in forte ascesa ed espansione, valutato 31.4 miliardi di dollari [1]: è il mercato del remote control dei pazienti e dell’Internet of Things. Uno dei vantaggi promessi da queste tecnologie è sicuramente quello di permettere una gestione più efficace e un controllo tempestivo e personalizzato dei pazienti; ma c’è un altro vantaggio che potrebbe costituire la spinta definitiva verso una digitalizzazione ancora più completa.
Secondo recenti studi di settore [2] condotti in Pennsylvania, è stato dimostrato come l’applicazione di sistemi di remote control su pazienti cardiologici possa portare un risparmio di circa 8.000$ all’anno per soggetto e ridurre l’ospedalizzazione del 30%, a tutto vantaggio sia dei pazienti sia degli ospedali.
Quali sono i dispositivi utilizzati per il remote control? Non si parla soltanto di dispositivi medicali da usare a casa propria e collegati alla struttura o medico di riferimento, ma anche e soprattutto di dispositivi wearable, e tra questi il wearable per eccellenza, lo smart phone che ormai tutti portiamo in tasca, o più precisamente e sempre più spesso, addirittura in mano: un concentrato di tecnologia immediatamente disponibile, in grado di comunicare con sensori interni o esterni, di trasmettere informazioni, notifiche, alert, e di favorire l'interazione medico-paziente e medico-struttura.
Intorno a queste tecnologie si assiste ad un rumore crescente di promesse e aspettative di ogni genere, alcune concrete, altre credibili e altre ancora certamente futuristiche, ma è evidente che ovunque si stanno cominciando a vedere i segni concreti di questa rivoluzione inevitabile.
In MEDarchiver crediamo che le innovazioni che ogni giorno vediamo applicate ai campi più disparati possano trovare una reale e utile applicazione anche in sanità. Questa è la nostra missione: prendere ciò che di meglio esiste nella tecnologia di oggi per metterlo a disposizione di ospedali, pazienti, medici e infermieri.
Per questo motivo, investiamo costantemente in ricerca e sviluppo, e ci impegniamo con determinazione affinché questo futuro possa diventare realtà: ne sono un esempio le nostre recentissime app per la gestione degli ECG e per la gestione delle attività infermieristiche, disponibili per Android e iOS.
Ma non è tutto: entro il mese di ottobre 2016 presenteremo le nostre soluzioni per le notifiche push di messaggi e alert in grado di ottimizzare l'attività di tutto il personale clinico, basate su interfacce dirette con dispositivi medici e sistemi di monitoraggio del paziente.
Stay Tuned.
Approfondimenti
- Se vuoi sapere di più sulla prenotazione online implementata presso il Policlinico Abano Terme, leggi qui.
- Se vuoi sapere di più sulle app presentate all'ANMCO 2016, leggi qui.
Fonti
- Sulla crescita del mercato mHealth, leggi qui. [1]